Eventi e Attività:
cosa fare a Gubbio
Si rafforza la strategia della comunicazione tramite social che consente di raggiungere un pubblico potenziale illimitato e si rivela particolarmente utile lo strumento di comunicazione ‘I LIKE GUBBIO’, per offrire una carrellata dei tanti eventi e iniziative in città e nel territorio.
Musica, teatro, sport, incontri, mostre in un ricco ‘menù’ dal quale poter scegliere secondo le preferenze e i gusti personali.
Si tratta di proposte elaborate dall’amministrazione insieme a quelle presentate da varie associazioni, poiché la formula vincente ‘pubblico – privato’ è sempre più attuale per ottimizzare risorse ed energie, in tempi di ristrettezze economiche e di bilancio.
Il sindaco
Filippo Mario Stirati

Scopri in Umbria, Gubbio la più bella città medievale
Calendario di eventi a Gubbio
Scopri gli eventi e le iniziative di questi giorni nella più bella città medievale
ottobre 2023
domenica
1
2Eventi
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ven 27
sab 28
dom 29
lun 30
mar 31
01ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
01ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
01ott10:00 am6:00 pmPotter's Palace Gubbio29 aprile - 1° ottobre 2023

Dettagli dell'evento
Potter’s Palace è un progetto espositivo di ambientazioni ispirate alla famosissima saga nata dalla penna della scrittrice inglese J.K. Rowling, incentrata sulle avventure del giovane mago entrato nell’immaginario collettivo di
Dettagli dell'evento
Potter’s Palace è un progetto espositivo di ambientazioni ispirate alla famosissima saga nata dalla penna della scrittrice inglese J.K. Rowling, incentrata sulle avventure del giovane mago entrato nell’immaginario collettivo di almeno due generazioni.
Ambientata nelle sale di Palazzo del Bargello che, per sua natura si presta benissimo a restituire quelle incredibili atmosfere, la mostra è in se un percorso tematico dove poter agire e sentirsi parte di un luogo fuori dal tempo e dalla realtà.
La mostra nasce della volontà di portare in città un progetto dedicato alle famiglie ma indubbiamente trasversale, che possa inserirsi tra le proposte turistiche complessive, come un momento di piacevole divertimento durante la visita alla città.
La popolarità della saga di Harry Potter ha esercitato un notevole impatto culturale in diversi ambiti, ad esempio nello sport che ha visto affermarsi il quidditch, giocato nella scuola di Hogwarts, mentre in ambito musicale alcuni gruppi hanno dato vita al genere del wizard rock.
A promuovere l’iniziativa sono tre associazioni del territorio, l’Associazione Culturale La Medusa, ente gestore di Palazzo del Bargello, Associazione Host che rappresenta un cospicuo numero di hotel e ristoranti della città e l’Associazione Iridium che raggruppa molti degli agriturismi del comprensorio. (dalla presentazione del sito)
Per maggiori informazioni: 075 9220904; info@medusacultura.it www.potterspalacegubbio.it
Orario
10:00am - 6:00pm
Organizzazione
Associazione Culturale La Medusa
01ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
01ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
ottobre 2023
- Event Name
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01ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
01ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
01ott10:00 am6:00 pmPotter's Palace Gubbio29 aprile - 1° ottobre 2023

Dettagli dell'evento
Potter’s Palace è un progetto espositivo di ambientazioni ispirate alla famosissima saga nata dalla penna della scrittrice inglese J.K. Rowling, incentrata sulle avventure del giovane mago entrato nell’immaginario collettivo di
Dettagli dell'evento
Potter’s Palace è un progetto espositivo di ambientazioni ispirate alla famosissima saga nata dalla penna della scrittrice inglese J.K. Rowling, incentrata sulle avventure del giovane mago entrato nell’immaginario collettivo di almeno due generazioni.
Ambientata nelle sale di Palazzo del Bargello che, per sua natura si presta benissimo a restituire quelle incredibili atmosfere, la mostra è in se un percorso tematico dove poter agire e sentirsi parte di un luogo fuori dal tempo e dalla realtà.
La mostra nasce della volontà di portare in città un progetto dedicato alle famiglie ma indubbiamente trasversale, che possa inserirsi tra le proposte turistiche complessive, come un momento di piacevole divertimento durante la visita alla città.
La popolarità della saga di Harry Potter ha esercitato un notevole impatto culturale in diversi ambiti, ad esempio nello sport che ha visto affermarsi il quidditch, giocato nella scuola di Hogwarts, mentre in ambito musicale alcuni gruppi hanno dato vita al genere del wizard rock.
A promuovere l’iniziativa sono tre associazioni del territorio, l’Associazione Culturale La Medusa, ente gestore di Palazzo del Bargello, Associazione Host che rappresenta un cospicuo numero di hotel e ristoranti della città e l’Associazione Iridium che raggruppa molti degli agriturismi del comprensorio. (dalla presentazione del sito)
Per maggiori informazioni: 075 9220904; info@medusacultura.it www.potterspalacegubbio.it
Orario
10:00am - 6:00pm
Organizzazione
Associazione Culturale La Medusa
01ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
01ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
IN EVIDENZA

Dettagli dell'evento
I più qualificati storici italiani e europei, insieme a scrittori, giornalisti e uomini di spettacolo affrontano una vera e propria sfida culturale: quella di raccontare al grande pubblico in modo
Dettagli dell'evento
I più qualificati storici italiani e europei, insieme a scrittori, giornalisti e uomini di spettacolo affrontano una vera e propria sfida culturale: quella di raccontare al grande pubblico in modo “facile” e appassionante dieci secoli di storia, dalla caduta dell’impero romano alla scoperta dell’America (476-1492).
Il tema di questa edizione sarà “Oriente – Occidente. Le frontiere mobili della Storia”.
Est e Ovest. L’Europa e l’Asia. Mondi lontani, spesso visti in modo contrapposto, eppure vicinissimi, segnati dall’epopea umanistica e culturale di Bisanzio. Un viaggio di cinque giorni con lezioni di storia tenute da medievisti, scrittori, scienziati e storici dell’arte, lungo la frontiera mobile dell’incontro di civiltà diverse. Una faglia che separa popoli e territori e che segue di continuo il pendolo della storia, attraverso le vie dei commerci e quelle della fede: guerra e pace, scismi e scoperte, contagi e tradizioni, luoghi e personaggi.
Tutto sul bordo di una soglia: la porta tra Oriente e Occidente rappresentata dal moderno Giano bifronte che il Festival del Medioevo ha scelto come immagine dell’edizione 2023 (grafica Archi’s). Gli sguardi del dio misterioso della religione italica e romana, custode di ogni passaggio e mutamento, degli ingressi e dei ponti, sono rivolti al tempo e alla storia. Due volti, un’unica testa: passato e futuro che si incrociano nei secoli, dalla tarda antichità alle mappe della geopolitica del XXI secolo. (fonte ufficio stampa Festival)
La manifestazione, centrata sulla divulgazione storica, incrocia il passato con i grandi temi del mondo contemporaneo e coinvolge autori provenienti da oltre venti università italiane e straniere: più di cento gli appuntamenti a ingresso libero con storici, scrittori, scienziati e giornalisti.
PARTNERS E PATROCINI Il Festival del Medioevo gode dei patrocini scientifici della Treccani, del Ministero dei Beni Culturali, dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo (Isime), della Società Italiana Storici Medievisti (Sismed), della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (Sami), del Centro Studi Longobardi, del Pontificio Consiglio della Cultura in Vaticano e della Fondazione Giancarlo Pallavicini.
Molti altri eventi collaterali arricchiscono i cinque giorni dedicati all’Età di Mezzo:
- la “Fiera del libro medievale”, con le grandi case editrici e gli editori specializzati;
- “Miniatori dal mondo”, l’appuntamento durante il quale esperti calligrafi italiani e stranieri trasmettono le arti degli scriptoria medievali a studenti ed appassionati;
- la “Tolkien session”, dedicata alla vita e alle opere del grande scrittore britannico autore del “Signore degli Anelli”;
- le “Botteghe delle arti e dei mestieri”, una mostra-mercato con prodotti dell’artigianato
- “Il Medioevo dei bambini” con giochi, letture, animazioni, laboratori d’arte e corsi di disegno riservati ai più piccoli.
E ancora, giochi di ruolo, esibizioni di rievocatori, recital, concerti di musica medievale e lezioni-spettacolo, visite guidate con approfondimenti culturali su alcuni temi legati alla storia contemporanea.
Il Festival del Medioevo, organizzato dalla Associazione Festival del Medioevo in collaborazione con il Comune di Gubbio, si avvale dei patrocini scientifici dell’ISIME, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e della SAMI, la Società degli Archeologi Medievisti Italiani, della Treccani, del Centro Studi Longobardi, del Pontificio Consiglio della Cultura in Vaticano e della Fondazione Giancarlo Pallavicini e di quelli istituzionali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Umbria.
I principali sostenitori delle edizioni precedenti, oltre al Comune di Gubbio impegnato con risorse finanziarie, logistiche e di coordinamento per la partecipazione delle realtà associative cittadine, sono il GAL Alta Umbria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la Camera di Commercio di Perugia e la Fondazione Giuseppe Mazzatinti, che rappresenta anche un partner attivo nel settore dell’educazione.
La RAI, con i canali tematici Rai Storia e RAI Radio3, è il principale media partner dell’evento culturale. Il mensile di approfondimento storico MedioEvo collabora con il Festival del Medioevo fin dalla prima edizione, insieme a Italia Medievale, portale web impegnato nella promozione del patrimonio storico e artistico del Medioevo italiano, Feudalesimo e Libertà, fenomeno social di goliardia e satira politica e MediaEvi, la pagina Facebook specializzata nell’analisi dei medievalismi.
Sergio Mattarella ha conferito per due anni consecutivi la Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica alla città di Gubbio come “espressione di apprezzamento per l’alto livello culturale del Festival del Medioevo”.
Nel 2016 il Festival del Medioevo ha vinto anche il Premio Italia Medievale, riservato alle istituzioni “che si sono particolarmente distinte nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale italiano”.
QUI il programma completo
Tutti gli incontri sono gratuiti e a ingresso libero, le serate hanno un biglietto e possono essere prenotate QUI
Il Festival del Medioevo rilascia crediti formativi ai docenti, con diritto all’esonero dal servizio secondo la normativa attualmente in vigore (Direttiva n. 90 del 1° dicembre 2003).
Edizioni Precedenti:
- 2015, ha registrato la partecipazione di più di 40mila persone e ha visto come protagonisti più di 70 autori, storici, saggisti e giornalisti tra i quali Franco Cardini, Alessandro Barbero, Tullio Gregory, Chiara Frugoni, Giuseppe Laterza, Massimo Montanari, Attilio Bartoli Langeli, Glauco Mauro Cantarella, Tommaso di Carpegna Falconieri, Massimo Bernardini, Giuseppe Giannotti, Jacques Dalarun, Jean Claude Maire Viguer, Massimo Oldoni, Paolo Golinelli, Enrico Menestò, Giuseppe Albertoni, Grado Giovanni Merlo, Giuseppe Fornasari e Andreas Steiner.
- 2016, “EUROPA E ISLAM”: la storia di un rapporto tormentato e vitale, è stato il filo conduttore della seconda edizione, durante la quale, in sei giorni, più di ottanta relatori si sono alternati sul palco del Centro Convegni Santo Spirito, una grande costruzione medievale ricavata da un monastero del XIII secolo, a pochi passi dalla centrale Piazza Quaranta Martiri.
- 2017, “LA CITTA’” è stato il tema principale dell’edizione 2017: “stato d’animo” e luogo fisico, centro di scambi, di incontri, di flussi di uomini, merci, idee, capitali e culture, letta nei quotidiani “Incontri con gli autori” attraverso la storia dei palazzi del potere e dei luoghi dello spirito: piazze e scuole, cattedrali e cantieri, università e mercati.
- 2018, “BARBARI” è stato il tema principale della quarta edizione che, come di consueto, ha raccontato un Medioevo lontano dagli stereotipi, da leggere come una bussola per capire meglio la società del XXI secolo; i “Barbari” spesso invasori, a volte migranti, sempre “altro” da sé, un altro di cui aver paura ma anche da scoprire e, quando è il caso, assimilare.
- 2019, “DONNE. L’ALTRO VOLTO DELLA STORIA”, viaggio intorno alla condizione femminile dell’epoca alla radice dei pregiudizi e degli stereotipi. La voce delle donne nella vita quotidiana e nei palazzi del potere: sante e regine, streghe e madonne, artiste e intellettuali, muse e medichesse; sussurri e grida su vicende sconosciute, rimosse o dimenticate.
- 2020, “Mediterraneo, il mare della Storia” viaggio nella memoria profonda del Mare nostrum “lago chiuso” tra una sponda d’Europa, una d’Africa e l’altra dell’Asia minore, crocevia di popoli, lingue, culture e religioni. Di incontri e di scontri. Incrocio di merci e saperi. Specchio dei fanatismi e della tolleranza.
- 2021, “Il tempo di Dante” uno sguardo sulla storia, l’arte e la cultura del XIII secolo accompagnato dai versi e dalle opere in prosa del grande poeta che decodifica un mondo in inarrestabile trasformazione, filtrandolo attraverso la lente delle sue dolorose esperienze personali.
- 2022, “Dinastie. Famiglie e potere”. un appassionante percorso alla scoperta delle dinastie medievali, tra storia e antropologia, guerre e congiure, seguendo le tracce degli antichi lignaggi e l’ascesa, spesso irresistibile, di nuove, grandi casate europee e signorie cittadine i cui nomi sono legati alle radici profonde dei territori.
Anteprime e notizie su www.facebook.com/FestivalDelMedioevo e su www.festivaldelmedioevo.it
Per informazioni turistiche: Servizio Turistico Associato IAT – Gubbio, Via della Repubblica 15 – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
9:00am - 7:30pm
Luogo
Centro Servizi Santo Spirito e altri luoghi del Centro storico
Organizzazione
Festival del Medioevoinfo@festivaldelmedioevo.it
ottobre 2023
01ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
01ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
01ott10:00 am6:00 pmPotter's Palace Gubbio29 aprile - 1° ottobre 2023

Dettagli dell'evento
Potter’s Palace è un progetto espositivo di ambientazioni ispirate alla famosissima saga nata dalla penna della scrittrice inglese J.K. Rowling, incentrata sulle avventure del giovane mago entrato nell’immaginario collettivo di
Dettagli dell'evento
Potter’s Palace è un progetto espositivo di ambientazioni ispirate alla famosissima saga nata dalla penna della scrittrice inglese J.K. Rowling, incentrata sulle avventure del giovane mago entrato nell’immaginario collettivo di almeno due generazioni.
Ambientata nelle sale di Palazzo del Bargello che, per sua natura si presta benissimo a restituire quelle incredibili atmosfere, la mostra è in se un percorso tematico dove poter agire e sentirsi parte di un luogo fuori dal tempo e dalla realtà.
La mostra nasce della volontà di portare in città un progetto dedicato alle famiglie ma indubbiamente trasversale, che possa inserirsi tra le proposte turistiche complessive, come un momento di piacevole divertimento durante la visita alla città.
La popolarità della saga di Harry Potter ha esercitato un notevole impatto culturale in diversi ambiti, ad esempio nello sport che ha visto affermarsi il quidditch, giocato nella scuola di Hogwarts, mentre in ambito musicale alcuni gruppi hanno dato vita al genere del wizard rock.
A promuovere l’iniziativa sono tre associazioni del territorio, l’Associazione Culturale La Medusa, ente gestore di Palazzo del Bargello, Associazione Host che rappresenta un cospicuo numero di hotel e ristoranti della città e l’Associazione Iridium che raggruppa molti degli agriturismi del comprensorio. (dalla presentazione del sito)
Per maggiori informazioni: 075 9220904; info@medusacultura.it www.potterspalacegubbio.it
Orario
10:00am - 6:00pm
Organizzazione
Associazione Culturale La Medusa
01ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
01ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
02ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
02ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
02ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
02ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
03ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
03ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
03ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
03ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
04ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
04ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
04ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
04ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
05ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
05ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
05ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
05ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
06ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
06ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
06ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
06ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
07ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
07ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
Dettagli dell'evento
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
07ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
07ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
08ottTutto Il GiornoTrasfigurazioni - Tele del futuro8 settembre - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Dall'8 settembre all'8 ottobre 2023, il MUAM - Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea "Trasfigurazioni - Tele del futuro", a cura di Paolo Cortese.
Dettagli dell'evento
Dall’8 settembre all’8 ottobre 2023, il MUAM – Museo Arti e Mestieri presso Palazzo Beni ospita la mostra temporanea “Trasfigurazioni – Tele del futuro“, a cura di Paolo Cortese.
Orario
12:00am
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
MUAM - Museo Arti e Mestieri
08ottTutto Il GiornoORIZZONTI Human Ceramic Experience - Gubbio DOC Fest5 agosto - 8 ottobre

Dettagli dell'evento
Torna anche quest'anno l'appuntamento con il "Gubbio DOC Fest", il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all'interno della più bella
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Torna anche quest’anno l’appuntamento con il “Gubbio DOC Fest”, il festival che unisce musica, eventi ed esperienze uniche in nome di un rinnovato protagonismo dei giovani all’interno della più bella città medievale.
Dal 5 agosto all’8 ottobre, presso le Logge dei Tiratori, appuntamento speciale con la mostra Orizzonti “Human Ceramic Experience”.
mCLp studio è un duo artistico operante ad Albisola Superiore che si occupa di arte contemporanea e design ceramico. La collaborazione nasce dall’incontro di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino con lo scopo di unire in una sola visione artistica concettuale le rispettive abilità tecniche e capacità, nella continua ricerca della purezza e di sintesi concettuale delle forme capace di suscitare pace interiore ed al contempo sconvolgere, rompendo gli schemi suscitando moti di rabbia critica.
La mostra allestita presso le Logge dei Tiratori della Lana prevede un percorso tra nove opere ed i concept che maggiormente hanno segnato il lavoro del duo negli ultimi cinque anni, partendo dalla rivisitazione in design di ciò che è più stilisticamente caro al territorio ospite fino agli studi sull’innovazione stilistico-concettuale.
L’esperienza a cui è invitato a partecipare lo spettatore vede esposte opere che reinterpretando temi riferiti alla natura dell’uomo si legano tra loro sotto quello della cura.
Prendersi cura delle persone, dei sentimenti, del pianeta, della bellezza in quel circolo emozionale ed intimo che descrive l’intero lavoro di mCLp studio.
L’ingresso è gratuito.
Per il programma completo del Festival: visitare il sito Internet Gubbio DOC Fest
Orario
12:00am
Luogo
Logge dei Tiratori della lana
Piazza 40 Martiri
Organizzazione
Associazione Insieme
08ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
08ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
08ott6:00 pm7:15 pmValeria Sturba in concerto per Umbria in Voce8 ottobre 2023

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La Musica diSTURBA è il concerto di Valeria Sturba con voce, violino, theremin, elettronica, giocattoli. Nel suo set grande e colorato, la polistrumentista pizzica corde, spinge pulsanti e gira manopole. Con
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Orario
6:00pm - 7:15pm
Luogo
MUAM - Museo delle Arti e Mestieri
Via Cavour 7
Organizzazione
Umbria in Voceumbriainvoce@gmail.com
09ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
09ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
10ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
10ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
11ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
11ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
12ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
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10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
12ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
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Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
13ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
13ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
14ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
14ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
15ott9:00 am6:00 pmMercatino dell'Antiquariato15 ottobre 2023

Dettagli dell'evento
Il tradizionale mercatino dell'antiquariato e dell'hobbistica, si tiene ogni terza domenica del mese. Il mercatino viene allestito nel centro storico della città, in piazza 40 Martiri e sotto le Logge dei
Dettagli dell'evento
Il tradizionale mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica, si tiene ogni terza domenica del mese.
Il mercatino viene allestito nel centro storico della città, in piazza 40 Martiri e sotto le Logge dei Tiratori con la presenza di circa 60 espositori di oggettistica varia, mobili, carta fatta a mano e prodotti artigianali di ogni genere.
E’ un appuntamento molto atteso da curiosi e collezionisti che si ritrovano a curiosare tra piccolo antiquariato, modernariato e collezioni insolite.
Trovano spazio mobili, dipinti, disegni, stampe, sculture, ma anche ceramiche, pizzi, manufatti ed ogni tipo di curiosità, e poi le cose della nonna, sempre ricche di fascino
N.B. In caso di condizioni climatiche particolarmente avverse (neve, forti piogge) il mercato non si tiene.
Informazioni turistiche: 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it (Servizio Turistico Associato)
Per partecipare come espositori: 338 3175717
Orario
9:00am - 6:00pm
Luogo
Piazza 40 Martiri
Piazza 40 Martiri
15ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
15ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
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Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
16ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
16ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
17ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
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gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
17ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
18ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
18ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
19ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
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10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
19ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
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Ex convento di San Benedetto
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20ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
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20ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
21ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
21ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
22ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
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22ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
23ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
23ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
24ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
Dettagli dell'evento
L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
24ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
25ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

Dettagli dell'evento
Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
25ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
26ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am
Organizzazione
Assessorato alla Cultura Comune di Gubbio, Polo museale diocesano
26ott10:00 amExtinction - Prima e dopo la scomparsa dei DinosauriMostra Permanente

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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro
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Un nuovo e più ampio allestimento per Extinction, la grande mostra dedicata alle estinzioni di massa delle specie animali, prima fra tutte quella dei Dinosauri la cui scomparsa dal nostro pianeta fu determinata dai profondi cambiamenti climatici in seguito alla caduta di un enorme meteorite; questa teoria trova una delle conferme nella particolare stratificazione geologica, ricca di iridio, che si può rinvenire anche nella Gola del Bottaccione, dove si riscontra un’anomala concentrazione di questo elemento normalmente assente sulla Terra.
La mostra, realizzata dal team di ‘Dinosauri in Carne e Ossa’, vede la collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, è curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e propone anche un ricco programma didattico e di attività per i ragazzi a cura dell’ associazione Paleontologica A.P.P.I. rivolto alle scuole di ogni ordine e grado.
Con un solo biglietto di ingresso si potranno visitare la mostra Extinction e la Quadrisfera di Paco Lanciano.
Extinction. Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri è l’ultima incarnazione della mostra itinerante Dinosauri in Carne e Ossa, un progetto tutto italiano realizzato da GeoModel, curato dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, e avente un ricco progetto didattico ideato dall’Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Hanno collaborato il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e, per la sezione sulla Pop Culture, Fabrizio Modina e Arcadia Arte.
Per maggiori informazioni
gubbio@dinosauricarneossa.it www.dinosauricarneossa.it
Essa, come un vero e proprio museo, si arricchisce di modelli e contenuti in un costante work in progress, ed è visitabile il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 19:00, oltre a sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la cassa chiude un’ora prima).
Orario
10:00am
Luogo
Ex convento di San Benedetto
Via del Perilasio
27ott10:00 am“Un giovane Raffaello a bottega” mostra del Gonfalone del Corpus Domini

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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella - come recita il sottotitolo - di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che
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L’intenzione della mostra, ospitata nella Chiesa di Santa Maria dei Laici è quella – come recita il sottotitolo – di approfondire evidenze e indizi nel Gonfalone del Corpus Domini che portano verso l’attribuzione al giovane maestro urbinate del Rinascimento.
Il Gonfalone del Corpus Domini, scoperto circa vent’anni fa nella Chiesa di Santa Maria al Corso è oggetto – da oltre tre lustri – di un vivace dibattito tra esperti dell’opera di Raffaello, riguardo all’attribuzione all’artista dell’opera devozionale, dibattito che è tornato a riaccendersi nell’anno che celebra quinto centenario della morte del pittore.
L’opera è una interessante composizione bifacciale su tela, con altezza di 208 centimetri e larghezza di 179, raffigurante il Cristo Risorto con la croce, con uno schienale retto da tre angeli, con i santi Ubaldo e Francesco inginocchiati per la venerazione del Salvatore. Sant’Ubaldo sta raccogliendo in un calice d’oro il sangue che esce dalla ferita del costato di Gesù.
Le due facce del gonfalone hanno lo stesso soggetto, ma differenze rilevanti di carattere artistico e cromatico.
Nell’ottobre del 2004, furono la storica dell’arte della Soprintendenza di Perugia, Giordana Benazzi, e il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini, a presentare le conclusioni di tre anni di studio sul dipinto e i risultati delle analisi effettuate con le più moderne tecniche; a rendere più intrigante e fitto il mistero sull’attribuzione raffaellesca contribuì allora anche una sigla particolare che, a una prima osservazione, evidenziava una R e una V tracciate ripetutamente sul piviale indossato dal vescovo e patrono di Gubbio sant’Ubaldo. Un esame accurato del paleografo Massimiliano Bassetti interpretava le lettere come il monogramma “Raphael Urbinas”, dunque una vera e propria firma del maestro, all’epoca giovanissimo.
Dal 2004 in poi, il gonfalone ha suscitato una crescente curiosità, specie tra cultori del Rinascimento e critici d’arte e e’ stato inserito in numerose mostre sia in Italia che all’estero.
Uno degli scopi dell’esposizione è di rilanciare lo studio dell’opera, sia per il completamento dei restauri che sono parziali, sia per gli indizi che alcuni studiosi hanno rilevato circa l’intervento di un giovane Raffaello o della bottega del padre, Giovanni Santi.
Il restauro e’ stato effettuato dalle restauratrici eugubine Tiziana Monacelli, Vincenza Morena e Roberta Tironzelli.
L’esposizione e’ stata curata dalla storica dell’arte Giordana Benazzi, che ha condensato i suoi studi e approfondimenti nei testi di sei pannelli esplicativi, dall’architetto Francesco Raschi che ha curato gli allestimenti, dalle aziende Traversini e Illux per supporti e illuminazione.
Per maggiori informazioni su orari e prezzi: La Medusa Associazione culturale 075 9220904 – 350 1974164 (anche whatsapp) info@medusacultura.it
Per informazioni turistiche:
Servizio Turistico Associato – 075 9220693; info@iat.gubbio.pg.it
Orario
10:00am