Il Campanone
e i Campanari

Ecco qualcosa che non avete sicuramente mai visto. Munitevi di monocolo (?), perchè la torre è alta ed è troppo bello vedere i movimenti dei Campanari in azione.

La Torre Campanaria del Palazzo dei Consoli, che svetta a un’altezza di sessanta metri, ospita una campana di  9,66 quintali di peso, se si esclude il “batocchio”, che pensa 114 kg. Ha un diametro di 1,43 cm e un’altezza di 1,52 m. Insomma, non è una campana, ma appunto un grande “Campanone”. Viene suonato in particolari momenti della vita cittadina dai Campanari con la tecnica “a bicchiere”, cioè il campanone viene spinto con i piedi fino a rovesciarlo come fosse, appunto, un bicchiere; a quel punto lo si fa risuonare attraverso il “batoccolo”, al quale poi si aggiungono le altre due campane, la Mezzana e la Piccola. La musica del Campanone risale all’antichità medievale ma si aggiorna anche con alcuni avvenimenti recenti legati a fatti e persone. È dunque un’arte viva e in costante rinnovamento. La durata delle suonate può variare dai 15 ai 30 minuti a seconda dell’evento.

La vertigine di questa esperienza di ascolto non è soltanto fisica, dovuta all’altezza, ma anche emotiva, dato che il suono profondo e risonante del campanone si propaga attraverso l’aria, vibrando contro le pareti della torre e raggiungendo le strade e le piazze sottostanti fino a molto lontano. I rintocchi del Campanone sono un ponte sonoro tra passato e presente, il modo più immediato di entrare nella storia e nel genius loci della città.
L’esperienza di vedere e sentire il campanone suonare da tale altezza può lasciare un’impressione indelebile, una connessione profonda con il cuore pulsante di Gubbio.