Palazzo Ducale,
Duomo e giardini
pensili

Raggiungere Palazzo Ducale significa inerpicarsi per tortuosi e suggestivi percorsi che potrebbero scoraggiarvi. Nessuna paura, Gubbio è organizzata con due ascensori che salgono sui vari livelli della città. Una volta arrivati quassù, capirete subito che si respira un’altra aria. Dal Trecento passiamo al Quattrocento, dal Medioevo al Rinascimento. Il Palazzo Ducale è posto proprio di fronte al Duomo e fu costruito a imitazione del Palazzo Ducale di Urbino su disegno dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. All’interno si apre uno stupendo cortile, raccolto ed elegante. Il Palazzo ospita una pinacoteca ed è sede di mostre. Le preziose suppellettili e il famoso Studiolo – una piccola sala, luogo di meditazione del Duca Federico, interamente rivestita di intarsi lignei – furono spostati in altre sedi durante i secoli, ma il Palazzo è un “vero e proprio museo di sé stesso”.
Una pregevole copia dello Studiolo si può tuttavia ammirare all’interno.
Completa la visita una sezione, ricavata nei piani alti del Palazzo, dedicata alle opere vincitrici della Biennale d’Arte Contemporanea di Gubbio.
La Biennale d’Arte di Gubbio è stata una delle più longeve d’Italia. A partire dal 1959, seppur in maniera frammentata, la Biennale eugubina è stata pioniera per lo sviluppo e l’affermazione dell’arte contemporanea tra gli anni Sessanta e Ottanta. Tantissimi i nomi di artisti passati a Gubbio e che hanno lasciato segni importanti.
Tra gli altri ricordiamo, anche perché è una tappa da non perdere per le vostre fotografie, Mirella Bentivoglio, che nella nostra città lasciò il suo celebre “Ovo”, prima scultura femminista pubblica in Italia, definita dalla stessa artista “un accordo di pace tra uomo e donna nel segno dell’uguaglianza”.
Nel 2023 il Comune di Gubbio ha rilanciato la Biennale, con l’edizione “Imagina”, curata da Spazio Taverna.
La Cattedrale e la Canonica di San Mariano risalgono ai secoli XIII e XIV. Colpisce l’interno, a una navata, verticale e sobrio, dove la luce, il silenzio, i lunghi reverberi del paesaggio sonoro conferiscono emozione e raccoglimento. All’interno del complesso duecentesco appartenente ai canonici della Cattedrale è ubicato il Museo Diocesano, con una raccolta d’arte che ripercorre la lunga storia della Diocesi eugubina, oltre a una sezione archeologica e altomedievale.
Curiosità. Se avete interessi esoterici potrebbe interessarvi la storia della pala della Maddalena, contenuta nel Duomo; dipinta nel 1521 probabilmente su commissione di Caterina Sangradali, cognome che significa proprio Santo Graal. La famiglia eugubina dei Sangradali deriva il suo nome dalla reliquia più famosa di tutta la cristianità!
Fuori, a pochi passi dal Palazzo Ducale, vi stupirà la bellezza assoluta dei Giardini Pensili, da cui si entra passando per il “Voltone”. Un succedersi di ombra e luce, chiusure e paesaggi aperti. Volete un panorama da foto? Siete arrivati nel posto giusto.