Palazzo dei Consoli
e Piazza Grande
Quando gli eugubini decisero, nel 1321, la costruzione dei due splendidi palazzi con la piazza pensile di collegamento, adottarono un’idea di centro storico molto particolare. Volevano che fosse consegnato alla storia un imponente e magnifico segno della libertà comunale e ci riuscirono.
L’opera architettonica di Angelo da Orvieto, che comprende Piazza Grande, il Palazzo dei Consoli e il Palazzo Pretorio, tocca tutti i quartieri della città e fa pensare a un grande abbraccio. Arrivando a Gubbio si è attratti inevitabilmente dal potente magnetismo di questo palazzo simbolo, sede del Consiglio Generale del Popolo, dei Consoli e dei Gonfaloni durante il florido periodo del libero comune. Un palazzo che racconta di un città fiera, consapevole della propria importanza. Maestoso, fatto di pietra al punto da sembrare sorto dalla stessa roccia, è sicuramente uno dei più importanti edifici pubblici italiani.
Se vi capita di trovarvi in piazza Grande quando suona il “Campanone” del Palazzo dei Consoli, lo spettacolo diventa un’esperienza uditiva, oltre che visiva. Il suono del “Campanone” infatti è davvero potente, i “Campanari” eseguono con la spinta dei piedi, in un equilibrio da brividi, una specie di concerto con suonate a ritmi regolari. Molto emozionante.
Una visita all’interno del Palazzo dei Consoli è più che consigliata. Qui ha sede il Museo Civico e qui si trovano le famose Tavole Eugubine. Al primo piano troviamo la grande Sala dell’Arengo, spesso sede di importanti mostre. Qui si radunava il Consiglio Generale del Popolo. All’elegante piano nobile, riservato alle funzioni del governo dei Consoli, troviamo una fontana poligonale e i lavabi a muro dove arrivava l’acqua dall’acquedotto medievale grazie a un sorprendente sistema idraulico.
Se non soffrite di vertigini sostate un attimo all’esterno, nel loggiato panoramico.
Vi sembrerà di respirare con le nuvole!