Breve storia
di Gubbio
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La bellezza non si può certo misurare, ma difficilmente chi visita Gubbio non ne resta affascinato. Gubbio infatti, è indiscutibilmente molto bella. La sua antichissima storia, l’arte che vi si respira, l’ingegno architettonico con cui è stata costruita, le grandi, vive e autentiche tradizioni, fanno di questa città una meta imperdibile del vostro viaggio in Umbria.
Sulla storia di Gubbio, documentata fin dal Paleolitico medio, si trovano molte pubblicazioni e studi approfonditi. Se siete degli appassionati, la nostra Biblioteca Sperelliana, situata nell’ex Monastero Olivetano di San Pietro, oltre a essere un luogo che merita sicuramente una visita, possiede una sezione ben fornita di studi sulla città.
Daremo qui giusto qualche cenno storico per invitarvi poi, se lo vorrete, ad approfondire.
Gubbio ha attraversato i secoli, dall’insediamento dell’Età del Bronzo, aggrappata come un rapace al suo monte, dal florido centro della civiltà umbra di epoca preromana che produsse un’organizzazione complessa e articolata, testimoniata dalle Tavole Eugubine, alla città romana splendida nel suo Teatro e le sue domus. Dal XII secolo, dopo il periodo romano in cui la città si era sviluppata in zona pianeggiante, il centro si contrae di nuovo verso le pendici del monte e inizia ad avviarsi un processo che darà vita a un risveglio civile e religioso e quindi ai migliori anni del libero comune eugubino.
È il secolo permeato in larga parte dall’azione del vescovo Ubaldo. In un periodo contraddistinto dalla lotta tra impero e papato, dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini, la figura di Ubaldo spicca, sia come guida spirituale che come massima autorità cittadina, in grado di prendere decisioni anche politiche e militari. Questo connubio spiega la devozione del popolo eugubino verso il proprio santo protettore, a cui ha tributato la millenaria Festa dei Ceri, ancora oggi sentitissima da tutta la comunità.
A partire dal XII fino al XIV secolo dunque Gubbio raggiunse l’apice del proprio potere. Il libero comune di Gubbio arrivò a contare 50.000 abitanti. In questo periodo nascono le Corporazioni delle arti e dei mestieri. Qui troviamo il Duomo e il centro della città con i palazzi del potere civico: Palazzo dei Consoli, Palazzo del Bargello, Palazzo del Capitano del Popolo.
La posizione di Piazza Grande è proprio nel centro e va a dividere idealmente la città nei quattro quartieri di San Martino, Sant’Andrea, San Giuliano, San Pietro. Negli stessi anni vennero edificate alcune tra le chiese più significative: San Francesco, Santa Maria dei Laici, San Giovanni, Sant’Agostino, San Domenico.
Verso metà del 1300 Gubbio vive un periodo di lotte intestine e passaggi di potere e infine, nel 1384, viene consegnata al Conte Antonio da Montefeltro dando inizio al governo della città da parte dei Montefeltro-Della Rovere. La personalità che ebbe maggior influsso sulla cultura cittadina fu certamente il Duca Federico da Montefeltro, che qui costruì il Palazzo Ducale con i Giardini Pensili.
Nel 1860 Gubbio fu annessa al Regno d’Italia. A Gubbio viene costruito Palazzo Ranghiasci, in stile neoclassico, e il giardino all’inglese di Parco Ranghiasci.
Più veloci di così non si poteva scrivere.
Adesso prendetevi del tempo per andare a curiosare, perché di cose ce ne sono tantissime e non basta un giorno per vederla tutta…