La crescia

La crescia di Gubbio ha origini antichissime. Addirittura dal 1900 a.C. esiste una documentazione su questo alimento e sulle modalità di preparazione. È affascinante, se ci pensate. In fondo è uno di quei cibi semplici che non passano mai di moda, e che anzi viene continuamente attualizzato da nuove ricette, nuove idee di presentazione e farciture.

La crescia una volta era cotta su un panaro di pietra (altrove viene chiamato “testo”). Il panaro era un disco fatto di scagliette di ghiaia di fiume impastate con l’argilla e poi cotto nelle fornaci dove si cuocevano i mattoni. Adesso invece è di ghisa, ma qualcuno continua a usare la pietra. La crescia davvero buona è cotta sotto la cenere del focolare e a Gubbio ci sono molti posti dove assaggiarla. Al ristorante ricordatevi di ordinarla per accompagnare il friccò. Questo semplice piatto a base di carne in umido è una delle specialità della cucina locale.

Confezionata sotto vuoto la crescia si può riportare a casa. Magari fate anche rifornimento di salumi, salsicce e formaggi con i quali farcirla!