Lo spettacolo, in due atti, è caratterizzato da sbalzi temporali che portano lo spettatore a ripercorrere la vita di Gesù e dei due ladroni narrata spesso proprio dal punto di vista di Disma, il ladrone buono, e di Gesta, quello “cattivo”, che dalle croci, tra dolori e deliri, ricordano gli incontri fanciulleschi con il Messia che si ritroveranno a fianco di lì a poco, condannato alla stessa pena. Le tre madri sono Maria, Leah e Hannah. Genitrici di tre figli molto diversi, ma madri nella stessa maniera e con lo stesso dolore dentro, dato il destino dei loro cari. In mezzo, il tentativo non riuscito di Nicodemo di liberare con un esorcismo Maria Maddalena posseduta da sette demoni. Poi i dubbi dello stesso Nicodemo nel vedere Gesù riuscire dove lui aveva fallito, ma anche il tentativo di Disma di intraprendere una vita più retta, sforzo reso vano dalla tentazione di partecipare ai moti di ribellione di Barabba insieme a Gesta.
Dopo un breve prologo che riporta all’attuale situazione di guerra nelle zone in cui si svolge la storia, commovente e suggestiva è la scena dell’annunciazione in cui una giovane Maria si ritrova a sognare di avere accanto le altre due madri che sollevano i propri nascituri. Da qui parte la storia, in cui sarà forte il richiamo a temi attuali come la disabilità, nella scena del paralitico guarito, e la morbosità dei giovani verso i dispositivi elettronici.
Nel musical, l’ultima cena diventa magicamente l’ultima cena digitale, con Gesù che esorta disperatamente i propri discepoli: “Lasciate andare quei telefoni. Vivete l’attimo, ascoltate il cuore. In fretta corrono le ore. Offro l’amore non solo rumore”, canta con veemenza.
Poi ecco la Passione di Cristo, raccontata in chiave rock. Un rock melodico con situazioni rese suggestive da giochi di luce curati nei minimi dettagli, come il pentimento di Giuda davanti a Maria che disperata cerca di spiegare al “traditore” che pagare con la sua vita non ridarà vita a suo figlio.
Tutte le scene sono dense di pathos e l’epilogo è ovviamente quello che tutti conosciamo, ma accompagnato da una commozione che solo il teatro sa regalare. Un’opera a tratti provocatoria, audace, con messaggi importantissimi diretti specialmente ai giovani. (nota di regia)
Regia e musiche di Andrea Fiorentini
Biglietti: 20€ intero, 15€ ridotto. Circuito Ticketitalia
Gli altri spettacoli in programma:
29 luglio: Jesus Christ Superstar (A. Lloyd Webber/Tim Rice), Regia di Franco Grandoni, con Manolo Rivaroli, Riccardo Pallini, Luisa Baiocco
31 luglio: Il viaggio di Francesco, dal romanzo La sapienza di un povero di Eloi Leclerc, Regia di Pino Quartullo
2 Agosto: Doppia coppia con Neri Marcorè
8 Agosto: Uno nessuno e centomila dal romanzo di Luigi Pirandello, Regia Nicasio Anzelmo
9 Agosto: Gionni Grasso Band Reunion – 25 anni di musica
12 Agosto: Anfitrione di Plauto, Regia Christian Poggioni – Compagnia Kerkìs
13 Agosto: Agamennone di Eschilo, Regia Christian Poggioni e Eri Çakalli – Compagnia Kerkìs
16 Agosto: Il viaggio di Ulisse con Tony Esposito – Gubbio No Borders
17 Agosto: Paolo Crepet, talk Il reato di pensare
24/07/2025
Teatro Romano
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